Domanda:
Mi parlate della leishmaniosi dei cani?
ѕυρєяanto
2008-07-23 03:58:01 UTC
Che problemi porta?
Mi hanno detto che i cani possono pure morire?
Cosa devo fare in quei casi?
Cè una via di scampo?

Premetto che non so se il mio cane c'è l'ha... devo fare una visita più completa.. ma il veterinario mi ha detto che potrebbe averla..
Da cosa è portata?

Answeriani della Categoria Cani accorrete ho bisogno di voi ;)!!!
Ciao xDD!
Tredici risposte:
infinitestory
2008-07-23 05:43:20 UTC
la leishmaniosi e' una terribile malattia causata da un tipo di zanzara (il flebotomo).

Questa ,dopo aver pizzicato il cane,puo' trasmettere la malattia,che a volte non si manifesta subito,ma puo' rimanere in incubazione per mesi anche.

Puo' colpire tutti i cani ,di qualunque razza e eta',si manifesta con sintomi vari,perdita di peso,pelo diradato(specie sulle orecchie e intorno agli occhi,appetito capriccioso ,crescita smisurata delle unghie),ma cio' che preoccupa di piu' e porta poi alla morte del cane e' la malattia renale che provoca la leishmania.

Oggi esistono cure che si' aiutano il cane a vivere meglio,ma non lo portano a guarigione completa.

C'e' pero' da denunciare il fatto che in Germania e' gia' in vendita nelle farmacie un medicinale il MILTEFOSINE IMPAVIDO che porta il cane a guarigione completa,ma qui' in Italia non e' ancora commercializzato (che schifo eh??? come dire che i nostri cani possono morire ...)

Il farmaco costa 200/400 euro,ma qualcuno ha deciso che in Italia i cani devono continuare a morire,il caso di BELLA,la prima cagnetta guarita in italia dalla leishmania grazie al miltefosine ha suscitato scalpore e speriamo che qualcosa si muova in futuro.,per ora a noi restano le cure ufficiali al momento,e in via preventiva l'ADVANTIX fiale e il collare SCALIBUR per proteggere i nostri amici da sto schifo di zanzare la cui utilita' nella catena alimentare e' uguale a zero,portano solo malattie.

concludo dicendo che la leishmania purtroppo puo' colpire anche l'uomo.

spero di essere stata abbastanza chiara e vorrei dire ad altri utenti chehanno risposto che copiare le risposte da wikipedia e' troppo semplice,la cultura e l'interessamento personale nei confronti di tutti gli argomenti e specialmente la lotta in difesa degli animali che non hanno voce e' altra ,se siete informati rispondete,se copiate soltanto astenetevi ,chi fa le domande ha anche un pc su cui cercare da solo gli argomenti,qui' si viene per scambiare opinioni ed esperienze non per copiare da internet.

per la mia cagnetta la vet aveva sospettato la leishmania,poi ho fatto fare le analisi del sangue che son risultate grazie a dio negative.......mi son sentita male per una settimana,finoa quando ho letto il responso........non venite a scrivere qua' solo per guadagnare 2 punti.........l'amore per gli animali e' altro discorso....ciao a tutti quelli che come me li amano
?
2017-02-02 19:13:14 UTC
Puoi imparare ad educare il tuo cane con questo metodo http://CorsoAddestramentoCani.latis.info/?ny0l

Tutti vorrebbero avere un cucciolo beneducato, felice e socievole, ma questo dipende in gran parte da come viene addestrato. Ecco perché è importantissimo iniziare il prima possibile a insegnargli le buone maniere.
anonymous
2008-07-23 04:49:21 UTC
Ti do subito subito la definizione,..

la leshmaniosi se colpisce il cane al di fuori, ovvero sulla pelle puo essere curata..

Se lo colpisce agli organi intenri nn penso..Tu cmq in ogni caso stai vicina al tuo cane, dagli tutte le cure e coccolalo piu ke puoi povero cucciolo
Banzai
2008-07-23 04:38:59 UTC
Cos'è e cosa comporta te l'hanno già scritto gli altri, io posso parlarti della mia esperienza personale.

Il mio cagnetto (un incrocio di volpino) s'era ammalato da piccolo, gli abbiamo fatto una cura per tempo, la malattia era regredita ma poi puntuale si riaffacciava, ha resistito 4 anni, poi ormai debilitato, gli è scoppiato il fegato.

In questi casi, quando ormai il veterinario capisce che è allo stremo delle forze, è meglio praticargli l'eutanasia per non farlo soffrire ancora, duro da dirsi ma è così.
anonymous
2008-07-23 04:28:29 UTC
1) Che problemi problemi porta?

La leishmaniosi può manifestarsi con una serie di sintomi che possono presentarsi assieme o singolarmente. Alcuni animali possono presentare prevalentemente la sintomatologia cutanea della malattia, in altri vengono colpiti gli organi interni, altri ancora manifestano sintomi di entrambi i tipi. La sintomatologia e i segni clinici possono pertanto essere, nei casi non conclamati, multiformi e talvolta difficili da inquadrare.

La sintomatologia "classica" della leishmaniosi comprende:

- Dermatite secca esfoliativa tipo forfora

- Perdita di peso in modo più o meno rapido.

- Alopecia ovvero perdita di pelo intorno agli occhi, sulle zampe, sul dorso.

- Lesioni alle orecchie le quali perdono pelo e manifestano vere e proprie ulcere sanguinolente.

- Perdita di sangue dal naso (epistassi) dovuta a ulcere nella mucosa orale, in cui sono presenti i parassiti.

- Crescita accelerata delle unghie (onicogrifosi).

- A carico della pelle si può talora osservare una dermatite esfoliativa con forfora.

- Dolori articolari compreso anche mal di schiena: il cane se ne sta spesso immobile in piedi, tenendo la testa bassa per cercare sollievo.

- lesioni oculari, dovute a una uveite e iridociclite.

- A livello viscerale si riscontrano danni renali, in correlazione ai quali compaiono, col procedere della malattia nei successivi gradi di disfunzione renale: polidipsia, poliuria, anoressia, vomito, diarrea, ulcere orali, sino ai segni neurologici e al coma uremico.

3) Cosa devo fare in questi casi?

Non esiste ancora una cura definitiva per la leishmaniosi, tuttavia la terapia riesce a rallentare il suo decorso, se non a bloccarlo. Cani che reagiscono molto bene alla cura possono continuare a vivere anni senza più manifestare i sintomi della malattia. Tuttavia sono possibili delle ricadute e per questo motivo in genere si effettuano esami periodici e si somministrano i medicinali in caso delle ricadute. I farmaci che hanno maggior successo sono quelli a base di antimoniali, come l'antimoniato di metil-glucamina, che è considerata la terapia d'elezione, ma sono attivi parzialmente anche il metronidazolo e alcuni chinoloni. Un nuovo farmaco, usato finora in medicina umana, è la Miltefosina. È il primo farmaco autorizzato in veterinaria per l'uso sulla Leishmaniosi somministrato per via orale nel cibo per 28 giorni. La sua tossicità renale è nulla e la sua efficacia - secondo la ditta produttrice - è sovrapponibile all'utilizzo degli antimoniali. La diagnosi viene effettuata sul sangue, sull'urina, su prelievi citologici di linfonodi, midollo osseo e milza. Il sangue viene valutato quali-quantitativamente nelle sue componenti cellulari (esame emocromocitometrico), in quelle proteiche plasmatiche (elettroforesi) e dal punto di vista immunologico, alla ricerca degli anticorpi indicanti il contatto col parassita (immunofluorescenza) o del parassita stesso (PCR); dall'esame del siero si ricavano informazioni sulla funzionalità degli organi interni, specie fegato e reni.

L'urina dà informazioni sulla funzionalità renale, valutatone il peso specifico, il contenuto in proteine, le cellule presenti.

Sul midollo osseo, milza ed i linfonodi si ricerca la presenza del parassita tramite esame microscopico e PCR.

4) Cè una via di scampo?

Non essendo ancora stato prodotto un vaccino, la profilassi per il cane non può limitarsi ad altro che alla protezione dagli insetti con collari repellenti a base di piretroidi sintetici come la deltametrina e la permetrina e sostanze naturali (aglio) che hanno dimostrato in test e ricerche scientifiche un elevato potere antifeeding sul flebotomo vettore. Poiché il pappatacio vive tra l'erba e colpisce soprattutto di notte, è meglio non far dormire il cane in giardino almeno nelle aree geografiche più colpite dalla malattia. La lotta ai flebotomi può essere condotta principalmente attraverso due tipi d’intervento: il primo prevede misure di protezione contro la puntura dei flebotomi; il secondo, teso a ridurre significativamente la densità di questi insetti, implica l'uso di insetticidi e/o operazioni di bonifica ambientale atte ad eliminare le cause favorenti il loro sviluppo larvale, in particolare in aree urbane e peri-urbane. Misure da prendere per la protezione individuale e collettiva in zone endemiche per leishmaniosi, oltre l'uso di repellenti, sono l’utilizzo di zanzariere a maglie molto fitte applicate a finestre e porte e l'evitare di soggiornare all'aperto durante le ore notturne nella stagione calda.

5) Da cosa è portata?

Le leishmaniosi sono malattie sostenute da parassiti appartenenti ai protozoi. L'agente principale della leishmaniosi nelle aree mediterranee è la Leishmania infantum un parassita in grado di colpire soprattutto il cane, ma spesso anche gli esseri umani.

La leishmaniosi viene veicolata in Europa dalla puntura del Phlebotomus papatasi, comunemente chiamato pappatacio, insetto simile alla zanzara, mentre nel nuovo mondo è trasmessa da flebotomi del genere Lutzomyia. Il pappatacio colpisce principalmente da maggio ad ottobre e preferibilmente dal tramonto all'alba. È presente in tutto il mondo, tranne, a quanto pare, in Australia, ma principalmente si trova in aree vicino al mare o nelle zone tropicali.

Le numerose segnalazioni degli ultimi anni di casi di leishmaniosi canina provenienti da aree tradizionalmente ritenute indenni (anche dell'Italia settentrionale), debbono portare alla conclusione che - in pratica - non esistono zone, comunemente abitate, che possano essere considerate completamente sicure. Infatti se fino al 1989 il Nord Italia era considerato praticamente indenne dalla leishmaniosi canina, oggi esistono dei focolai accertati in Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte ed altri probabili in Trentino e Lombardia (Natale, 2004). In Piemonte sono state accertate tre differenti aree in cui la leishmaniosi canina è endemica (Torino, Ivrea, Casale Monferrato), con una sieroprevalenza che va dal 3,9% al 5,8%. È stato identificato anche un possibile focus instabile in Valle D'Aosta: in quest'area montuosa non erano mai stati segnalati flebotomi in precedenti stazioni di cattura. In queste aree la colonizzazione può essere avvenuta spontaneamente dalle zone costiere o in seguito agli aumentati movimenti di persone dalle aree mediterranee in cui abbondano i flebotomi. In queste aree del Piemonte e della Valle D'Aosta la presenza stagionale dei flebotomi va dalla seconda metà di maggio a settembre. In base ad analogie climatiche e caratteristiche ambientali si può anche prevedere che la diffusione della malattia s'estenderà nel prossimo futuro ad altre zone dell'Europa centrale.

Questa malattia colpisce il cane punto dall'insetto infetto e porta a sintomi piuttosto gravi. Un cane risultato positivo al test può tuttavia vivere per molto tempo prima di manifestare sintomi, ma può comunque diffondere la malattia. La leishmaniosi, inoltre, è un'antropo-zoonosi, cioè una malattia trasmissibile, in alcune particolari condizioni, anche all’uomo (vedi leishmaniosi umana).

Molto importante è tenere presente che la leishmania non viene trasmessa direttamente da cane a cane o da cane a persona: il protozoo infatti, per diventare infettante, deve prima compiere nel flebotomo una parte del proprio ciclo biologico. La vicinanza o il possesso di un cane infetto comportano dunque un rischio epidemiologico per l'uomo del tutto risibile, visto che in una zona endemica saranno molti milioni i pappataci infetti potenzialmente in grado di pungere.

Per altre informazioni sulla leishmaniosi umana, vai sul portale www.google.it , e digita wikipedia, successivamente leishmaniosi umana.
anonymous
2008-07-23 04:16:13 UTC
ti auguro con tutto il cuore che non sia la leishmaniosi ..

conoscevo un mastino napoletano (quindi un bestione di cane) che è morto per la leishmaniosi ..



non sono informatissima quindi non voglio allarmarti inutilemte ma a quanto ne so è una brutta bestia
anonymous
2008-07-23 04:12:21 UTC
vattelo a cercare no, ora esiste internet un potentissimo motore di ricerca
anonymous
2008-07-23 04:05:11 UTC
La Leishmaniosi è una parassitosi, un’antropo-zoonosi pressoché cosmopolita che presenta un ampio spettro di sindromi, sia localizzate sia sistemiche, causate da protozoi del genere Leishmania (Regno Protista, Phylum Sarcomastigophora, Classe Zoomastigophorea, Ordine Kinetoplastida). Serbatoi dei parassiti sono varie specie di mammiferi infettati cronicamente (vedi leishmaniosi animale); esistono leishmanie non patogene per l’uomo che infettano anche rettili. I vettori sono ditteri ematofagi di generi diversi. L’uomo è ospite definitivo accidentale e, in alcuni casi, è anche serbatoio.



Le diverse forme di leishmaniosi sono



la leishmaniosi cutanea (del "Vecchio Mondo")

la leishmaniosi tegumentaria americana

la leishmaniosi viscerale (Kala-azar)
P
2008-07-23 04:01:38 UTC
Questo è un bel sito..

http://www.leishmania.it/

Oppure guarda qui è più sintetico

http://it.wikipedia.org/wiki/Leishmaniosi_animale
<3 eMMa MaRRoNe <3
2008-07-23 04:01:09 UTC
La LEISHMANIOSI é una malattia comune al cane e all'uomo, provocata da un parassita microscopico che si sviluppa nei globuli bianchi dell'insetto vettore. La trasmissione di questa terribile malattia é dovuta all'insetto vettore Flebotomo. Questi insetti amano il caldo-umido per questo sono localizzati in tutto il Mediterraneo, equamente suddivisi tra Francia, Spagna, Portogallo, Italia. In Italia tutte le regioni costiere sono fortemente contaminate e si sta velocemente diffondendo anche all'interno e al nord del paese, data l'impossibilità di controllo nei trasferimenti di cani, ipotetici portatori del parassita. Il Flebotomo é un insetto simile alla zanzara e al pappatacio, lungo dai 2 ai 4 mm dal volo silenzioso. Durante la giornata rimane nascosto nelle fenditure dei muri, tra le pietre ai bordi di acque ferme o canali e in prossimità di qualsiasi zona umida. Si risveglia al tramonto e "lavora" per tutta la notte, introducendosi nei locali illuminati e in quelli umidi come possono essere eventuali canili, e ricerca per nutrirsi degli animali a sangue caldo. Punge diverse volte sulla punta del naso e nella parte interna delle orecchie ed é attraverso la puntura che l'insetto trasmette la Lehsmaniosi trasmettendola da un cane malato a uno sano.

L'attività di questi insetti inizia a primavera e dura sino al tardo autunno; durante il periodo invernale si rifugiano negli anfratti dei muri.



LE CURE

Esiste una terapia specifica utilizzata per l'uomo e per il cane, ma, mentre per l'uomo si ottiene la guarigione totale, la stessa cosa non vale per il cane. Questi trattamenti, più di 20 iniezioni, dovranno durare per tutta la vita e sono necessari regolari controlli sierologici ed ematologici per controllare l'evoluzione della malattia ed i suoi trattamenti; ovvio che, più rapidamente viene diagnosticata e curata la malattia, più facilmente si potrà permettere una vita regolare al nostro cane.



EVOLUZIONE

Dopo 2 o 3 mesi dalla puntura dell'insetto si forma una lesione cutanea da 0.5 a 1 cm di diametro dalla forma di un vulcano con un cratere al suo centro. I sintomi più evidenti si riscontrano dopo un anno dalla sua inoculazione, soprattutto a carico del mantello, a livello della testa, del collo e del petto. La pelle diventa secca e squamosa, questa specie di forfora non si riesce a togliere neanche con gli shampoo. Segue una depilazione intorno agli occhi, formando le classiche lunette; delle ulcere si formano poi nelle zampe, nelle orecchie e sul naso. Nello stesso tempo il cane dimagrisce nonostante il suo appetito rimanga normale. Il cane é sempre stanco e spesso resta coricato; dopo di ciò i sintomi si aggravano, sopravviene l'insufficienza renale, l'infiammazione articolare e il rigonfiamento delle ghiandole. Senza cure sopraggiunge la morte.

Esistono anche forme atipiche: insufficienza renale con evoluzione a lungo termine, seguita da epistassi che rendono difficile la diagnosi.



CHE RISCHIO PER L'UOMO

In teoria la contaminazione tra cane e uomo é possibile, in pratica é rarissima. Importante é far seguire il cane dal proprio veterinario. Più facilmente possono essere contagiati i bambini e gli individui immunodepressi.

Uno studio realizzato nei laboratori di Parassitologia della facoltà di Medicina di Marsiglia ha annotato che su 38 persone affette da Lehsmaniosi, 18 non avevano cani; su 20 persone che possiedono cani, più dei 3/4 erano in buona salute. In un solo caso la persona malata possedeva un cane ammalato di Lehsmaniosi.



QUALE PREVENZIONE

Non esiste tuttora un vaccino efficace; il solo metodo efficace é impedire il contatto del Flebotomo col cane. Perciò polverizzare i canili con insetticida al tramonto: spray e collari antiparassitari sono poco efficaci perché l'insetto punge la punta del naso, troppo distante dal collare. I prodotti repulsivi possono essere efficaci ma devono essere usati frequentemente.

E' indispensabile un assiduo controllo veterinario per una diagnosi precoce; questa é l'unica arma, pensando soprattutto al fatto che in tutto il bacino mediterraneo 1 cane su 4 é contaminato e più del 10% sono clinicamente danneggiati.



Il Consiglio che sicuramente va dato a tutti i possessori di cani è quello di eseguire controlli periodici (fine estate - inizio autunno). Una diagnosi precoce, oltre a favorire una più effecace cura della L. impedisce che il soggetto possa divenire serbatoio di malattia per gli altri cani a lui vicini e per l'uomo.



A cura del Dott. Elio Bossi (Medico Veterinario di Sanremo)





Testo liberamente tradotto e desunto dall'articolo "Leishmaniose" - TRAIT D'UNION N° 190



La Leishmaniosi canina è una malattia protozoaria del cane ad andamento cronico dovuta a “Leishmania infantum” protozoo veicolato da un vettore ematofago del genere Phlebotomus .In pratica il cane viene punto da una zanzara portatrice e contrae la malattia.



L’incubazione della malattia può variare da pochi mesi ad anni. In Italia interessa tutte la zone costiere Tirreniche ed Adriatiche e le isole. In altre regioni come la Lombardia ed il Veneto si osservano nuovi casi in maniera saltuaria e casi dovuti allo spostamento di cani in regioni colpite.



In Europa si devono considerare paesi dove la malattia è presente stabilmente, oltre all’Italia, Albania ,Bosnia, Croazia Cipro, Francia, Malta, Portogallo, Spagna.





Aspetti clinici della malattia.

Il quadro clinico è estremamente variabile, la forma tipica dà origine ad una patologia sub acuta o cronica con aspetto da vecchio, polifagia, astenia, diversi sintomi cutanei(seborrea, alopecie, ulcere onicogrifosi ) linfoadenomegalia, epistassi.Vi sono forme anche acute con febbre continua resistente agli antibiotici, maldigestione- malassorbimento,insufficenza renale.

La cute , anche se non sempre interessata ,merita un esame accurato.La seborrea secca può essere generalizzata o localizzata alla testa , intorno agli occhi,ai padiglioni auricolari, alle palpebre, al tartufo.Lesioni oculari specifiche debbonio essere associate alla malattia.

Nelle zone endemiche vanno valutati attentamente anche casi di malattie atipiche che però possono avere collegamenti con la Leishmaniosi.





Diagnosi della malattia

Quando si sospetta della malattia si devono eseguire esami che possono esere distinti in specifici od aspecifici, che sono in egual misura importanti.

Esami aspecifici: Emocromocitometrico, Ves, Proteine totali,Protidogramma,Urea , Creatinina, esame delle urine.

Esami specifici : Immunofuorescenza indiretta (IFAT), ELISA(Enzyme Lynked Immunosorbent Assay)

Bisogna però ricordare che gli esami specifici non sempre danno dei risultati attendibili.

Vi sono poi esami basati sulla ricerca diretta del parassita mediante l’analisi di campioni prelevati dal midollo osseo, dai linfonodi, dalle piaghe cutanee. Anche questi esami possono però dare dei falsi negativi.





Prevenzione

Ricordare l’importanza nella prevenzione di questa malattia ,anche se cosa ovvia , è di vitale importanza. La lotta contro i flebotomi nell’ambiente casalingo si fa per mezzo di zanzariere, eventualmente impregnate di piretroidi, e conl’applicazione sugli cani di spray, collari o spot-on a base di permetrina .Tenere in casa nelle ore notturne i cani è molto importante ,perché è soprattutto in queste ore che le zanzare e gli altri insetti pungono.

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Terapia

Antimoniali:

Sodio stibiogluconato (Pentosam ) 30- 50 mg./KG/die

N metilglucamuna (Glucantim) 100 mg./KG/die in due somministrazioni per via sottocutanea per 15 gg intervallati da 10 gg . di sospensione.





Aminosidina :

Il dosaggio più consigliato è10.5- 21 mg/kg di peso, divisi in due somministrazionigiornaliere,per via sottocutanea.

Associazione tra farmaci : l’associazione tra farmaci ( Amminosidina e antimoniali) ha dato buoni risultati.

Tutti i farmaci devono essere somministrati sotto stretto controllo del Veterinario curante che ne controllerà l’efficacia e la tossicità.





Conclusioni.

La Leishmaniosi è una malattia in forte sviluppo in Italia. La terapia non porta ad una completa guarigione ma ad una remissione dei sintomi ed alla sopravvivenza del cane.

Per contagiarsi ( sia il cane che l’uomo) bisogna essere punti dall’insetto vettore della malattia.La lotta contro gli insetti è la migliore forma di prevenzione.La manifestazione clinica nel cane è quanto mai variabile, conviene quindi sempre fare dei test ematici completi per assicurarsi che il proprio cane non abbia la malattia. Questi test nelle zone endemiche dovrebbero essere fatti tutti gli anni.
V.a
2008-07-23 04:08:51 UTC
Causata da venti specie diverse di protozoi del genere Leishmania e trasmessa dalle punture di almeno una trentina di diverse specie di moscerini flebotomi (mosca della sabbia, sandfly), la leishmaniosi è una malattia talmente diffusa da rappresentare una vera preoccupazione per l’Organizzazione mondiale della sanità, che ha messo a punto un piano internazionale di sorveglianza per controllarla. La malattia è nota da centinaia di anni, con il nome di malattia di Aleppo, ma è stata descritta nei dettagli solo da Alexander Russel nel 1756.

Ospiti della Leishmania sono, oltre agli esseri umani, anche numerosi animali, sia quelli selvatici, in particolare i roditori, che quelli domestici, come ad esempio il cane. Normalmente, gli uomini vengono infettati in seguito al contatto con animali infetti, e quindi la leishmaniosi è principalmente una zoonosi. Tuttavia, è possibile che la mosca responsabile dell’infezione trasmetta la malattia anche direttamente da uomo a uomo. In particolare, la malattia viene trasmessa attraverso il sangue, frequentemente attraverso una siringa condivisa, come nel caso di utilizzatori di droga in forma intravenerea.



Le diverse forme di leishmaniosi

Negli esseri umani, la leishmaniosi si manifesta sotto quattro forme, con diversi sintomi ma sempre con effetti potenzialmente devastanti:



cutanea: E’ la forma più diffusa e presente, e si manifesta con la produzione di numerose lesioni, anche oltre 200 in un solo malato, sulle parti esposte del corpo, dalle braccia alle gambe fino al viso, lasciando cicatrici permanenti.



cutanea diffusa: simile alla precedente ma con lesioni molto più estese sul corpo. In questa forma, non c’è possibilità di guarigione delle lesioni senza trattamento e in ogni caso c’è una tendenza alla recidività.



mucocutanea: si manifesta sotto forma di lesioni distruttive, anche molto estese, delle mucose del naso, della bocca e della cavità orale. Viene definita anche espundia.



viscerale: è la forma più grave, conosciuta anche come kala azar. Se non trattata, può raggiungere una mortalità praticamente del 100 per cento. Si manifesta con febbri irregolari e improvvise, perdita di peso, ingrossamento del fegato e della milza, anemia.



Coinfezione Leishmania/Hiv

Uno degli aspetti più preoccupanti della leishmaniosi è la sua tendenza a manifestarsi, anche nelle forme più devastanti, soprattutto nelle persone già immunodepresse in seguito all’infezione da Hiv.

L’Aids e la leishmaniosi viscerale infatti si alimentano reciprocamente. La presenza di leishmaniosi accelera l’attacco del virus Hiv, assieme ad altre malattie opportunistiche come la tubercolosi o la polmonite. D’altro canto, la presenza del virus Hiv incrementa il rischio di contrarre la malattia di 100-1000 volte nelle zone endemiche.

La coinfezione indebolisce ulteriormente il sistema immunitario, soprattutto grazie al fatto che le cellule target del parassita Lesihmania sono le stesse del virus Hiv. L’infezione con Leishmania quindi è una delle cause principali, in molte zone del mondo, della morte di individui affetti da Aids. Anche il trattamento con farmaci utilizzati per il trattamento specifico della leishmaniosi, che ha dato in diversi trial europei una buona risposta in oltre l’80 per cento dei casi, non riesce a prevenire il ritorno della malattia in più del 50 per cento delle persone entro i tre anni successivi.



Una delle complicazioni rappresentate dalla coinfezione è la difficoltà a diagnosticare la presenza della leishmaniosi, perché i sintomi caratteristici non sono sempre presenti in persone affette da Hiv. La diagnosi clinica è poi complicata dalla compresenza di altri parassiti secondari, come Cryptosporidium, Cryptococcus, Cytomegalovirus o Mycobacterium. Anche l’analisi serologica non riesce ad essere accurata, con oltre il 40 per cento dei test risultanti in falsi negativi nelle persone coinfettate. La tecnica diagnostica più affidabile rimane la biopsia dei tessuti infetti o l’analisi del midollo spinale.



Trattamento e prevenzione

L’Organizzazione mondiale della sanità ha messo a punto una serie di azioni per controllare la malattia e cercare di ridurne l’impatto. In particolare, l’Oms si pone i seguenti obiettivi:



facilitare una diagnosi precoce della malattia e un trattamento tempestivo



facilitare il controllo della popolazione di moscerini portatori della malattia sia attraverso l’uso estensivo di insetticidi che la diffusione di zanzariere tra la popolazione a rischio



informare la popolazione e preparare materiale di formazione per gli operatori sanitari



individuare le epidemie nella fase iniziale



diagnosticare precocemente e trattare efficacemente i casi di coinfezione Leishmania/Hiv



Ad esempio, in occasione dell’epidemia esplosa a Kabul e in Afghanistan dopo la recente guerra, l’Organizzazione mondiale della sanità ha avviato un programma straordinario di controllo del vettore, diffondendo insetticidi che uccidono il moscerino e zanzariere alla popolazione per evitare le punture d’insetto.

Inoltre, l’Oms punta a rafforzare il sistema di sorveglianza internazionale della malattia e delle coinfezioni, attraverso una rete di una ventina di istituti in tutto il mondo, inclusi istituzioni esistenti nelle zone endemiche e a più alto rischio, come il Brasile, la Cina, l’India, il Kenia, il Nepal e il Sudan.



Dal punto di vista del trattamento, esistono farmaci molto vecchi che devono essere somministrati sotto forma di iniezione, ma che rimangono scarsamente disponibili anche nelle zone endemiche e ad alto costo. Una delle pratiche più effettive, sicuramente nei paesi europei, è il controllo della diffusione del vettore, sia attraverso programmi di sorveglianza che di trattamento degli animali ospiti. In Italia, ad esempio, sono state pubblicate dall’Istituto superiore di sanità, nel marzo 2004, apposite “Linee guida per il controllo del serbatoio canino della leishmaniosi viscerale zoonotica in Italia”.



Tuttavia, al di fuori di iniziative particolari da parte dell’Oms, le operazioni di controllo del vettore sono certamente più difficili in paesi dove l’infrastruttura e le condizioni sociali e sanitarie rendono più complessa l’attuazione di efficaci sistemi di sorveglianza. In termini preventivi, quindi, la speranza è quella di arrivare presto allo sviluppo di un vaccino efficace attualmente ancora non disponibile sul mercato.



Ecco una ricerca riportata per intero così da non saltare nulla.
anonymous
2008-07-23 04:01:24 UTC
La LEISHMANIOSI é una malattia comune al cane e all'uomo, provocata da un parassita microscopico che si sviluppa nei globuli bianchi dell'insetto vettore. La trasmissione di questa terribile malattia é dovuta all'insetto vettore Flebotomo. Questi insetti amano il caldo-umido per questo sono localizzati in tutto il Mediterraneo, equamente suddivisi tra Francia, Spagna, Portogallo, Italia. In Italia tutte le regioni costiere sono fortemente contaminate e si sta velocemente diffondendo anche all'interno e al nord del paese, data l'impossibilità di controllo nei trasferimenti di cani, ipotetici portatori del parassita. Il Flebotomo é un insetto simile alla zanzara e al pappatacio, lungo dai 2 ai 4 mm dal volo silenzioso. Durante la giornata rimane nascosto nelle fenditure dei muri, tra le pietre ai bordi di acque ferme o canali e in prossimità di qualsiasi zona umida. Si risveglia al tramonto e "lavora" per tutta la notte, introducendosi nei locali illuminati e in quelli umidi come possono essere eventuali canili, e ricerca per nutrirsi degli animali a sangue caldo. Punge diverse volte sulla punta del naso e nella parte interna delle orecchie ed é attraverso la puntura che l'insetto trasmette la Lehsmaniosi trasmettendola da un cane malato a uno sano.

L'attività di questi insetti inizia a primavera e dura sino al tardo autunno; durante il periodo invernale si rifugiano negli anfratti dei muri.



LE CURE

Esiste una terapia specifica utilizzata per l'uomo e per il cane, ma, mentre per l'uomo si ottiene la guarigione totale, la stessa cosa non vale per il cane. Questi trattamenti, più di 20 iniezioni, dovranno durare per tutta la vita e sono necessari regolari controlli sierologici ed ematologici per controllare l'evoluzione della malattia ed i suoi trattamenti; ovvio che, più rapidamente viene diagnosticata e curata la malattia, più facilmente si potrà permettere una vita regolare al nostro cane.



EVOLUZIONE

Dopo 2 o 3 mesi dalla puntura dell'insetto si forma una lesione cutanea da 0.5 a 1 cm di diametro dalla forma di un vulcano con un cratere al suo centro. I sintomi più evidenti si riscontrano dopo un anno dalla sua inoculazione, soprattutto a carico del mantello, a livello della testa, del collo e del petto. La pelle diventa secca e squamosa, questa specie di forfora non si riesce a togliere neanche con gli shampoo. Segue una depilazione intorno agli occhi, formando le classiche lunette; delle ulcere si formano poi nelle zampe, nelle orecchie e sul naso. Nello stesso tempo il cane dimagrisce nonostante il suo appetito rimanga normale. Il cane é sempre stanco e spesso resta coricato; dopo di ciò i sintomi si aggravano, sopravviene l'insufficienza renale, l'infiammazione articolare e il rigonfiamento delle ghiandole. Senza cure sopraggiunge la morte.

Esistono anche forme atipiche: insufficienza renale con evoluzione a lungo termine, seguita da epistassi che rendono difficile la diagnosi.



CHE RISCHIO PER L'UOMO

In teoria la contaminazione tra cane e uomo é possibile, in pratica é rarissima. Importante é far seguire il cane dal proprio veterinario. Più facilmente possono essere contagiati i bambini e gli individui immunodepressi.

Uno studio realizzato nei laboratori di Parassitologia della facoltà di Medicina di Marsiglia ha annotato che su 38 persone affette da Lehsmaniosi, 18 non avevano cani; su 20 persone che possiedono cani, più dei 3/4 erano in buona salute. In un solo caso la persona malata possedeva un cane ammalato di Lehsmaniosi.



QUALE PREVENZIONE

Non esiste tuttora un vaccino efficace; il solo metodo efficace é impedire il contatto del Flebotomo col cane. Perciò polverizzare i canili con insetticida al tramonto: spray e collari antiparassitari sono poco efficaci perché l'insetto punge la punta del naso, troppo distante dal collare. I prodotti repulsivi possono essere efficaci ma devono essere usati frequentemente.

E' indispensabile un assiduo controllo veterinario per una diagnosi precoce; questa é l'unica arma, pensando soprattutto al fatto che in tutto il bacino mediterraneo 1 cane su 4 é contaminato e più del 10% sono clinicamente danneggiati.



Il Consiglio che sicuramente va dato a tutti i possessori di cani è quello di eseguire controlli periodici (fine estate - inizio autunno). Una diagnosi precoce, oltre a favorire una più effecace cura della L. impedisce che il soggetto possa divenire serbatoio di malattia per gli altri cani a lui vicini e per l'uomo.



A cura del Dott. Elio Bossi (Medico Veterinario di Sanremo)





Testo liberamente tradotto e desunto dall'articolo "Leishmaniose" - TRAIT D'UNION N° 190



La Leishmaniosi canina è una malattia protozoaria del cane ad andamento cronico dovuta a “Leishmania infantum” protozoo veicolato da un vettore ematofago del genere Phlebotomus .In pratica il cane viene punto da una zanzara portatrice e contrae la malattia.



L’incubazione della malattia può variare da pochi mesi ad anni. In Italia interessa tutte la zone costiere Tirreniche ed Adriatiche e le isole. In altre regioni come la Lombardia ed il Veneto si osservano nuovi casi in maniera saltuaria e casi dovuti allo spostamento di cani in regioni colpite.



In Europa si devono considerare paesi dove la malattia è presente stabilmente, oltre all’Italia, Albania ,Bosnia, Croazia Cipro, Francia, Malta, Portogallo, Spagna.





Aspetti clinici della malattia.

Il quadro clinico è estremamente variabile, la forma tipica dà origine ad una patologia sub acuta o cronica con aspetto da vecchio, polifagia, astenia, diversi sintomi cutanei(seborrea, alopecie, ulcere onicogrifosi ) linfoadenomegalia, epistassi.Vi sono forme anche acute con febbre continua resistente agli antibiotici, maldigestione- malassorbimento,insufficenza renale.

La cute , anche se non sempre interessata ,merita un esame accurato.La seborrea secca può essere generalizzata o localizzata alla testa , intorno agli occhi,ai padiglioni auricolari, alle palpebre, al tartufo.Lesioni oculari specifiche debbonio essere associate alla malattia.

Nelle zone endemiche vanno valutati attentamente anche casi di malattie atipiche che però possono avere collegamenti con la Leishmaniosi.





Diagnosi della malattia

Quando si sospetta della malattia si devono eseguire esami che possono esere distinti in specifici od aspecifici, che sono in egual misura importanti.

Esami aspecifici: Emocromocitometrico, Ves, Proteine totali,Protidogramma,Urea , Creatinina, esame delle urine.

Esami specifici : Immunofuorescenza indiretta (IFAT), ELISA(Enzyme Lynked Immunosorbent Assay)

Bisogna però ricordare che gli esami specifici non sempre danno dei risultati attendibili.

Vi sono poi esami basati sulla ricerca diretta del parassita mediante l’analisi di campioni prelevati dal midollo osseo, dai linfonodi, dalle piaghe cutanee. Anche questi esami possono però dare dei falsi negativi.





Prevenzione

Ricordare l’importanza nella prevenzione di questa malattia ,anche se cosa ovvia , è di vitale importanza. La lotta contro i flebotomi nell’ambiente casalingo si fa per mezzo di zanzariere, eventualmente impregnate di piretroidi, e conl’applicazione sugli cani di spray, collari o spot-on a base di permetrina .Tenere in casa nelle ore notturne i cani è molto importante ,perché è soprattutto in queste ore che le zanzare e gli altri insetti pungono.

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Terapia

Antimoniali:

Sodio stibiogluconato (Pentosam ) 30- 50 mg./KG/die

N metilglucamuna (Glucantim) 100 mg./KG/die in due somministrazioni per via sottocutanea per 15 gg intervallati da 10 gg . di sospensione.





Aminosidina :

Il dosaggio più consigliato è10.5- 21 mg/kg di peso, divisi in due somministrazionigiornaliere,per via sottocutanea.

Associazione tra farmaci : l’associazione tra farmaci ( Amminosidina e antimoniali) ha dato buoni risultati.

Tutti i farmaci devono essere somministrati sotto stretto controllo del Veterinario curante che ne controllerà l’efficacia e la tossicità.





Conclusioni.

La Leishmaniosi è una malattia in forte sviluppo in Italia. La terapia non porta ad una completa guarigione ma ad una remissione dei sintomi ed alla sopravvivenza del cane.

Per contagiarsi ( sia il cane che l’uomo) bisogna essere punti dall’insetto vettore della malattia.La lotta contro gli insetti è la migliore forma di prevenzione.La manifestazione clinica nel cane è quanto mai variabile, conviene quindi sempre fare dei test ematici completi per assicurarsi che il proprio cane non abbia la malattia. Questi test nelle zone endemiche dovrebbero essere fatti tutti gli anni.
Psicologa :D
2008-07-23 04:02:49 UTC
il cane viene punto da una zanzare è contagiosa anke alle persone e il cane dv necessariamente essere abbattuto...se nnn sbaglio sulla sua pelle si dovrebbero formare della scaglie rugose...spera k ilk tuo cane sia sano....


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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