Oh che bello trovare ancora in Italia una persona cosi' genuinamente onesta e fiduciosa.
Buonasera gentile Connor McSullivan
Scusi l'ironia non volutamente maligna, ma in Italia si vendono patenti di guida, idoneita' varie, autorizzazioni a iosa e persino Lauree. Cosa le fa pensare che non ci sarebbe un mercato fiorente anche di questi patentini per la gestione di cani pericolosi?
Conosco, grazie e a causa della mia occupazione, molti "esperti" che si occupano da anni di gestire addestramento, educazione, comportamento dei cani, ma ahime' pochissimi sono quelli dei quali nutro rispetto o stima, e penso che pochissimi saprebbero rifiutare un tale patentino agli sprovveduti, che tanto arriveranno al loro centro di addestramento nel giro di pochi terribili settimane, pronti a delegare l'educazione e la comprensione del loro nuovo compagno, e soprattutto a versare congrui contributi.
Perche' invece non controllare a fondo chi, come, e perche', produce o rende comunque disponibile un cane di queste razze, (dovrebbero tutto sommato essere i piu' esperti...) responsabilizzandolo nel cercare il proprietario piu' adatto e soprattutto obbligandolo in solido (la legge esiste gia'!), al risarcimento dei danni che il cane in questione possa subire o provocare.
Se gli allevatori potessero contare su un numero di richieste molto superiore alla loro possibilita' di offerta, potrebbero tranquillamente valutare l'idoneita' dei futuri proprietari, spendere il tempo necessario all'educazione di chi si portera' via un pezzetto del loro cuore, ricordare tutti i loro cuccioli e tutti i componenti delle famiglie che li adottano.
Questo vuol dire in pratica consentire solo a persone esperte, (esistono corsi di laurea, per gli allevatori) di produrre cuccioli da genitori controllati (esistono controlli veterinari e caratteriali), abbassando il numero di cuccioli disponibili attraverso le importazioni o gli accoppiamenti non adeguatamente programmati, lasciando a dei veri esperti la manipolazione e l'imprinting dei giovani cani, che, se fatti nel modo piu' corretto, potranno prevenire molti dei futuri problemi.
La cosa triste e' vedere che cani spendidi, di razze specialissime (attenzione, i gruppi FCI 1 e 2 comprendono razze particolari che hanno cani normalissimi e padroni gelosissimi, provi a toccare un Affenpinscher senza il permesso del padrone, se riesce, ... o uno Skipperkee, ed i Pastori del Caucaso sono tutto sommato relativamente diffusi in Italia), cani che vengono considerati killer assatanati senza che in effetti si controllino i veri estremi di una notizia.
Puo' sembrare strano, ma nei casi di aggressione il cane non arriva praticamente MAI da allevamenti riconosciuti ed impegnati nella selezione migliorativa. Sono circa 1500 in Italia i titolari di affisso in attivita', e producono in media la meta' dei 115.000 cuccioli per i quali viene richiesto in un anno il pedigree, a fronte dei quasi 500.000 cuccioli che nascono nel nostro paese. Gli altri purtroppo sono quasi sempre prodotti da chi si preoccupa piu' del momento della vendita e del profitto, o della liberazione data dalla cessione prematura di una masnada di cuccioli che "inaspettatamente" ha distrutto l'ambiente e la tranquillita' di chi li ha voluti far nascere, piuttosto che dell'inserimento nella giusta famiglia del giusto soggetto.
Esiste una legge in Italia che e' volta alla tutela dei cani di giovane eta', che prevede non vengano allontanati dalla madre prima di un certo periodo, che prevede controlli condotti negli allevamenti, ufficialmente denunciati e riconosciuti, da parte di agenti di polizia veterinaria, che prevede che i cuccioli siano identificati, vaccinati e curati nel modo migliore possibile, e che se sono importati, siano stati preventivamente visti da un veterinario che attesti quanto e' stato fatto su di un certificato redatto in piu' lingue, perche' proprio chiunque possa comprendere quanto vi e' scritto.
Basterebbe intanto applicare le leggi che gia' esistono, ma il problema pare sia sempre lo stesso, che si parli di malfattori canini o umani.......
Cordialmente